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Domande frequenti

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Cos’è VIRIDEM®?

VIRIDEM® è il programma di ILSA per lo sviluppo dei biostimolanti di origine vegetale, ed è il risultato di ricerca, capacità di innovazione e competenza interdisciplinare. Attraverso il programma VIRIDEM®, ILSA sposa la filosofia di creare prodotti per le piante partendo dalle piante stesse.

“Dalle piante per le piante!”
Grazie ad anni di ricerca, questo programma di lavoro riassume le più avanzate conoscenze di biologia molecolare, microbiologia applicata, proteomica, metabolomica, fisiologia, chimica e bio-processi. Il risultato è una gamma completa di prodotti naturali, efficienti e capaci di agire sul metabolismo delle piante, come fertilizzanti ad azione specifica e biostimolanti che migliorano i processi fisiologici delle piante, le rendono più forti, più produttive e capaci di rispondere a situazioni di stress ambientali.

 

Cosa sono i biostimolanti?

Esistono tre definizioni che ormai possono essere considerate ufficiali. In ordine temporale la prima è quella scritta nel D.L. n.75 del 29 aprile 2010 – “Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti” che inserisce i biostimolanti tra i “prodotti ad azione specifica” cioè “prodotti che apportano ad un altro fertilizzante o al suolo o alla pianta, sostanze che favoriscono o regolano l’assorbimento degli elementi nutritivi o correggono determinate anomalie di tipo fisiologico”.

La seconda, sempre in ordine cronologico, proviene dal mondo della ricerca ed è stata pensata e scritta da P. du Jardin nel 2015 “Un biostimolante delle piante è una qualsiasi sostanza o microrganismo che viene applicato alle piante con l’obiettivo di migliorare l’efficienza nutrizionale, la tolleranza allo stress abiotico e / o i parametri di qualità delle colture, indipendentemente dal suo contenuto di nutrienti ” (du Jardin, 2015).

La terza la troviamo nel regolamento (UE) 2019/1009 del 5 giugno 2019 che stabilisce norme relative alla messa a disposizione sul mercato di prodotti fertilizzanti dell’UE, la definizione riportata è ““Biostimolante delle piante” qualunque prodotto che stimola i processi nutrizionali delle piante indipendentemente dal suo tenore di nutrienti, con l’unica finalità di migliorare una o più delle seguenti caratteristiche della pianta o della rizosfera della pianta:

efficienza dell’uso dei nutrienti;
tolleranza allo stress abiotico;
caratteristiche qualitative;
disponibilità di nutrienti confinati nel suolo o nella rizosfera.

 

Quali sono i biostimolanti oggi a disposizione degli agricoltori italiani?

Ad oggi, in Italia, possono essere chiamati biostimolanti solo i prodotti registrati ed elencati nella tabella 4.1 dell’allegato 6 del D.L. n.75 del 29 aprile 2010 – Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti – a cui dobbiamo fare riferimento.

Quindi solo i prodotti appartenenti alle seguenti denominazioni del tipo sono registrati come biostimolanti:

Idrolizzato proteico di erba medica
Epitelio animale idrolizzato (solido o fluido)
Estratto liquido di erba medica, alghe e melasso
Estratto solido di erba medica, alghe e melasso
Estratto acido di alghe della Famiglia “Fucales”
Inoculo di funghi micorrizici
Idrolizzato enzimatico di fabacee

 

Come posso verificare che un prodotto sia veramente registrato come biostimolante in Italia?

Il metodo più semplice per verificare se un prodotto commerciale è registrato come biostimolante, secondo la norma italiana vigente (D.L. n.75 del 29 aprile 2010), o è semplicemente spacciato per tale, è andare sul sito del Sistema Informatico Agricolo Nazionale (SIAN) nella sezione dedicata ai fertilizzanti al seguente indirizzo:

https://www.sian.it/vismiko/jsp/indexConsultazione.do

Nella parte REGISTRO FERTILIZZANTI selezionare se il prodotto è per uso convenzionale o per uso biologico e poi cliccare sulla “Ricerca per nome commerciale”.

Inserito il nome del prodotto, ad esempio ILSAC ON, che è uno dei biostimolanti registrati da ILSA, e dopo aver premuto il bottone “Dettaglio” si ottengono le informazioni richieste.

Se nella colonna “Denominazione tipo“ dopo la sigla All. il codice presenta la quattro cifre 6.4.1.X dove x è un numero da 1 a 8, il prodotto è un prodotto registrato al registro italiano dei fertilizzanti come biostimolante poiché appartiene alla denominazione del tipo inserita nell’allegato 6 “Prodotti ad azione specifica”, sezione 4 “Prodotti ad azione su pianta”, sottosezione 1 “Biostimolanti” .

 

Che cos’è e come viene prodotto l’idrolizzato enzimatico di Fabaceae?

L’idrolizzato di Fabaceae è un concentrato 100% vegetale di piante appartenenti appunto alla famiglia delle Fabaceae, ottenuto da un processo innovativo di “idrolisi enzimatica”, a bassissimo impatto ambientale, che ILSA ha denominato (FCEH®) Un processo unico che ILSA utilizza per la produzione dei suoi biostimolanti.

Il principale prodotto a base di idrolizzato di Fabaceae è ILSAC-ON.

Il processo di idrolisi consiste nell’utilizzo di un bioreattore dove vengono inserite: materia prima vegetale, acqua ed enzimi, senza naturalmente l’impiego di sostanze chimiche o conservanti.
Il segreto dell’idrolisi è proprio l’utilizzo di enzimi specifici e selettivi che agiscono su determinati siti della cellula vegetale, causando la rottura della parete cellulare e della proteina. Il risultato del processo di idrolisi enzimatica è un concentrato liquido di Fabaceae, ammesso in biologico, ricco di molecole organiche ad azione specifica sul metabolismo primario e secondario della pianta.

Cos’è il Triacontanolo?

Il Triacontanolo è un alcool a catena lunga, appartenente alla famiglia degli alcoli alifatici, presenti in natura nelle cere delle foglie in particolare nelle piante appartenenti alla famiglia delle Fabaceae.

Numerosi sono gli effetti positivi documentati di questa molecola sulle piante poiché è in grado di incrementare la capacità di sviluppo delle piante stesse e di difesa dagli stress ambientali.
Infatti, se applicata sulle foglie, anche a bassissimi dosaggi, è in grado di:

Promuovere lo sviluppo di foglie, rami e radici;
Produrre frutti di classi di calibro commercialmente superiori;
Aumentare la capacità fotosintetizzante della pianta;
Aumentare l’allegagione e favorire lo sviluppo dei frutti;
Prolungare la conservabilità dei frutti.

 

Perché i biostimolanti IlsaC-on e IlsaStim+ riducono l’accumulo di nitrati nelle foglie?

Perché sono prodotti a base di Idrolizzato enzimatico di Fabaceae, biostimolante che stimola il processo di assimilazione dell’azoto e quindi la trasformazione del nitrato in amminoacidi.

A livello scientifico è stato visto che questo biostimolante aumenta l’attività degli enzimi Nitrato-Reduttasi, Nitrito-Reduttasi, GS e Gogat, la cui attività è indispensabile per trasformare il nitrato (assorbito dalla pianta) in amminoacidi utili per tutte le funzioni principali.

L’attività di questi enzimi è regolata dal numero di ore di luce. In inverno essi hanno un’attività ridotta e per questo i nitrati non riescono ad essere tutti trasformati accumulandosi così nelle cellule delle foglie.

Le applicazioni di IlsaC-on e IlsaStim+, al contrario, stimolano l’attività di questi enzimi per cui, anche in inverno, le piante trattate con questi biostimolanti riducono molto la presenza di nitrati nelle foglie.

Perché IlsaTermiko agisce contro gli stress abiotici?

Perché è un biostimolante con alto contenuto di amminoacidi liberi in forma levogira, per cui utilizzati in maniera immediata dalle piante. Contiene alti livelli di prolina, idrossiprolina, glicina, alanina e glutammina che attivano le risposte naturali della pianta e quindi favoriscono un rapido recupero da stress provocati da abbassamenti termici, stress idrici, danni da grandine o da fitotossicità provocata da errori nei trattamenti.

Gli amminoacidi liberi di IlsaTermiko aiutano la regolazione osmotica delle cellule per ridurre i danni da deficienze idriche, favoriscono l’aumento della concentrazione della soluzione cellulare abbassando il punto critico di congelamento e favoriscono una maggiore disponibilità di amminoacidi e peptidi incrementando la tolleranza agli “shock da calore”.